Sassari, con la solidarietà si pagano le bollette



Trovano qualcuno che senza chiedere troppe spiegazioni prende le loro bollette e salda il conto. Nell’ultimo anno un conto salato: fra acqua, energia elettrica, gas, la Casa della fraterna solidarietà si è fatta carico di pagare bollette per 25mila euro. Pagamenti che hanno consentito a centinaia di famiglie sassaresi di andare avanti. Come i 155mila sacchetti con la spesa distribuiti sempre nel corso dell’ultimo anno. O come i 100mila capi di abbigliamento consegnati.


Sì, perché nella sede dell’associazione raccolgono e regalano ai bisognosi davvero di tutto, non solo alimenti. Due volte alla settimana, il martedì e il giovedì pomeriggio, i volontari aprono le porte di uno sconfinato atelier della beneficenza: chiunque ha a disposizione quindici minuti per scegliere gli abiti e gli oggetti in esposizione e portarseli via sempre senza dare spiegazioni, e senza limiti. Dalle scarpe ai cappotti, dalla biancheria intima agli accessori. C’è tutto. Perfino gli abiti da sposa regalati da un atelier di Porto Cervo. Non mancano i giochi per i bimbi, i passeggini e le culle. «Proprio riguardo a questo vorremmo fare un appello al Comune e ai cittadini. Quando consegnano questi oggetti all’ecocentro, tutte queste cose non vengono riciclate ma distrutte. Se invece sono ancora in buone condizioni potrebbero portarle da noi e potrebbero essere utili ad altre persone», spiega ancora Aldo Meloni. Utili come i servizi che la Casa offre gratuitamente, su appuntamento: una dentiera per chi, altrimenti, non potrebbe permettersela, «fra poco consegneremo la 500entesima dentiera», visite odontoiatriche, ecografie, consulenza legale. Tutto grazie alla preziosa collaborazione di eccellenti professionisti che si mettono a disposizione, gratis, dell’associazione e dei poveri.





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