La solitudine nella città chiusa per ferie

SASSARI. negozi e bar chiusi, città deserta, vicoli silenziosi. Sassari città turistica abbassano le saracinesche il 15 agosto. È l'altro Ferragosto. La città rimbomba e chi non si può spostare è costretto a restare barricato in casa. Il rumore festante, di Brindisi per i Candelieri e l'assalto dei " centomila " ,  per un giorno hanno coperto il silenzio della solitudine estiva e dopo la grande Faradda Sassari si è svegliata spopolata.

La frenesia per i preparativi dei Candelieri ha fatto passare in secondo piano la condizione di disagio dell'interminabile estate di chi è solo, mentre l'assessorato ai Servizi sociali del Comune si prepara a dare il via, a settembre, a un censimento della popolazione che risiede nelle varie case di riposo o cura della città, " per poter lavorare meglio ", spiega l'assessore Cecilia Sechi. Nessuna iniziativa per anziani e indigenti, che oggi troveranno sbarrati anche i cancelli dei luoghi che di solito li accolgono. Chiusa nel giorno della festa dell'Assunta la mensa della Caritas, che ieri ha fornito doppia razione ai circa cinquanta ospiti che ogni giorno siedono ai tavoli accoglienti dallo stabile di via Rolando, in una struttura che negli ultimi tempi ha fatto i salti mortali per garantire il servizio, con le cucine chiuse per ristrutturazione da dodici giorni. Perché fame e bisogno non vanno mai in ferie e, anzi, in estate si fanno sentire in maniera ancora di più pesante. "Ci siamo organizzati con i cestini - spiega Luciano Azzu, uno dei responsabili della struttura - distribuendo, per ciascun pasto,quattro panini imbottiti, dolce e frutta ad uno dei nostri ospiti. Ieri, in vista della chiusura ferragostana, abbiamo consegnato due cestini a testa, in modo da garantire un pasto anche per oggi ". Ormai conclusi i lavori di messa a norma dell'impianto elettrico, che hanno imposto lo stop all'attività, i fornelli torneranno a essere operativi e a sfornare pasti caldi a pieno regime a partire da domani. Chiusa anche la Casa della fraterna solidarietà, in corso Angioy, che ogni giorno distribuisce scorte di pane e generi alimentari. " Oggi è chiuso perché non c'è panificazione - spiegano i responsabili -. L’ attività ripartirà regolarmente domani, mentre ieri è nato distribuito pane in più, latte, pasta, riso, yogurt " E domani l'attività della struttura di volontariato riprenderà con maggiore serenità, dopo la donazione dei seimila euro raccolti da un gruppo di dipendenti dell’Inps, che consentirà di acquistare una fornitura di latte e pelati utile per venti giorni. Per gli anziani prigionieri della città deserta, rimane sempre attivo il numero verde dell’Auser-Filo d'argento (800 995988), e da sabato, per iniziativa della stessa associazione, prenderà il via il ciclo di feste " Nonni al chiaro di luna ", nel cortile dell'associazione, in via Tintoretto. Infine, oggi rimarrà chiuso anche il Cepas Auser, in largo Monache Capuccine, punto di riferimento pomeridiano per anziani ed extracomunitari. Archiviata questa giornata, i sei volontari dell'associazione torneranno ad animare le giornate delle case per anziani di San Pietro e della Divina Provvidenza, dove tutti i martedì e mercoledì organizzano feste ed attività di intrattenimento.


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