Per effettuare una donazione in denaro:

Iban: IT 49 J 0101 517203000070348846

Iban: IT 07 I 0101 517203000070041264

Per poter guardare i video YouTube e i post della nostra pagina Facebook è necessario acconsentire all'immissione dei Cookie (Marketing) attraverso il banner Cookie Consent in basso a destra. 

 

Fraterna Solidarietà: ecografie gratuite per pazienti poveri

Un apparecchio radiologico nella Casa di corso Regina Margherita. Gli odontotecnici hanno realizzato la dentiera numero 300 

SASSARI. Mentre la giungla delle liste d’attesa diventa sempre più copiosa e il Cup viene definito da alcuni Centro Unico di “premorienza”, c’è un piccolo esercito di volontari che continua imperterrito a fare del bene. È la Casa della Fraterna Solidarietà fondata da Aldo Meloni, che ieri mattina ha inaugurato l’ ambulatorio per le ecografie gratuite. Il nuovo studio si aggiunge ai numerosi servizi che l’associazione offre ai tanti indigenti che vivono in città e porta il nome di Marcello Carboni, medico dell’Aou, che ha messo a disposizione un ecografo per le visite. Un servizio indispensabile rivolto a coloro che non avendo risorse economiche adeguate, sono costretti ad attendere anche un anno per una ecografia. D’ora in poi non sarà più così.

 

Perché oltre alla “fortuna” di effettuare un esame gratuito, questi poveri cristi potranno varcare la soglia dell’associazione con un sorriso nuovo di zecca che va a sostituire dentature spesso sgangherate. Aldo Meloni , con il suo staff di uomini generosi, è riuscito a dare il pane e i denti a chi non ce li aveva, festeggiando la consegna della trecentesima dentiera. Un grazie, il direttore della struttura di corso Margherita, lo ha rivolto in particolare all'Andi , all'Aio (rispettivamente associazione nazionale dentisti italiani e odontoiatri) e all’odontotecnico Gavino Dettori , che hanno reso possibile la realizzazione di un ambulatorio dentistico. Il centro, che attualmente è ospitato nei locali dell'ex Questura di proprietà della Provincia, fornisce quotidianamente, una sorta di assistenza alimentare agli indigenti: un numero in costante crescita che al momento si aggira intorno alle 500 unità giornaliere. E lo fa senza chiedere a nessuno la patente di povero, e nemmeno la dichiarazione dei propri dati anagrafici.

 

Tutto avviene in forma anonima perché, afferma Aldo Meloni, “a nessuno, soprattutto se nuovo a una condizione di disagio economico, piace sbandierare la propria identità, richiesta invece da altre associazioni di volontariato. Fatto che spesso impedisce a chi si trova in stato di necessità di chiedere aiuto”. Peraltro, di fronte alla possibilità che qualche furbetto si presenti a ritirare la busta di viveri contenente generi di prima necessità (pane, pasta, latte, yogurt, olio, pelati e altro, a seconda dei giorni e della generosità dei fornitori) senza che sussista realmente un immediato bisogno, Meloni ama citare le parole di Don Bosco, il quale era solito dire: “Lasciatevi imbrogliare dai poveri”. Perché comunque, chi si manifesta allo sportello della Casa della Fraterna Solidarietà, qualche forma di povertà, materiale o spirituale, la vive davvero. Il sostegno a chi versa in difficoltà economica e sociale non si ferma a pane e companatico. L'associazione dispone di magazzini in cui sono stati stoccati abiti per tutte le taglie e le stagioni. Dove chi soffre questo tipo di necessità, può entrare e scegliere un certo numero di capi, un po' come in una boutique, senza passare però alla cassa. C’è addirittura chi ha scelto l’ abito da sposa fra le grucce sistemate in ordine quasi maniacale.

 

Non manca nemmeno l'assistenza legale, psicologica e sanitaria, grazie a un gruppo di esperti che mette gratuitamente a disposizione tempo e competenze. «La crisi porta spesso ad avere una visione distorta delle istituzioni alle quali si chiedono degli interventi, come i ricoveri, spesso legati a difficoltà di integrazione sociale – ha detto il direttore generale della Asl Marcello Giannico – Ben vengano iniziative come queste, perché dare da mangiare ad una persona significa non trovarsela al pronto soccorso. Più servizi come questo ci sono, più l’azienda che dirigo può funzionare al meglio».

 

 

UN ENCOMIABILE GESTO DI GENEROSITA’ E SOLIDARIETA’

L’egoismo spesso, troppo spesso, sconfigge la generosità. Quando la generosità trionfa, è difficile tacere. Almeno per me.

Ecco perché, a titolo personale, e come responsabile della Casa della Fraterna Solidarietà, ringrazio pubblicamente una persona che per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno ha organizzato una festa in una discoteca di Sassari.

Niente di straordinario, a tutta prima. Cinquant’anni, con un po’ di ottimismo e stanti le positive peculiarità della nostra terra, possono al più attualizzare il verso dantesco “nel mezzo del camin di nostra vita”, e far formulare il classico augurio “a zentanni”!

Il Natale dei Bambini alla Fraterna Solidarietà

E’ Natale anche per i bambini meno fortunati e per chi vive incondizioni di disagio economico. Ed è per questo che ogni anno alla Casa della Fraterna Solidarietà vengono donati una montagna di regali natalizi per i più piccoli. Tutti in fila, trepidanti ed emozionati, decine di bambini hanno varcato la soglia dell’associazione presieduta da Aldo Meloni per ricevere i regali che Babbo Natale ha riservato per loro.

 

Stringono fra le mani, forte forte, le letterine che hanno scritto nelle ultime settimane, con la speranza che quel gioco tanto desiderato non rimanga un sogno. C’è Alessia che non sta più nella pelle quando stringe fra le braccia quel morbidissimo cagnone di peluche che aveva tanto desiderato. Non c’è tempo da perdere. Le volontarie si armano di sorrisi e pazienza e cominciano le danze. È ora di scartare tutti i regali, nuovi di zecca, luccicanti come i pattini che ha ricevuto Fabrizio, otto anni,o la bambola “ballerina” che Carla si è portata a casa. E poi ancora i giochi di società, le tombole, le carte da gioco e una valanga di libri per tutt i gusti. E per i neonati volontari dell'associazione hanno pensato bene che alcune confezioni di pannolini usa e getta e barattoli di omogeneizzato avrebbero fatto contente le mamme e i papà. Occhi stupefatti di fronte a quella montagna di giochi che neanche si aspettavano di vedere. Ehsi,il Natale possiede un potere strano. Riesce a ridare al cuore un battito di pura gioia infantile, nonostante le difficoltà quotidiane.

Una nota di ottimismo viene dal presidente della Casa della Fraterna solidarietà. «Ho la convinzione che proprio i momenti più difficili siano quelli durante i quali si mostra una maggiore sensibilità verso chi si trova in profonda indigenza -spiega Meloni -. Potremmo dire che sono più spesso i poveri ad aiutare i poveri, togliendosi certamente non molto, quello che comunque non cambierà la loro condizione, ma che probabilmente servirà a dare un minimo di conforto a chi ha ancora meno». Ogni anno – sottolineano i tanti volontari - la distribuzione dei doni assume un valore importante nonostante i problemi crescano e gli indigenti in città siano sempre più numerosi. «La sensibilità non deve esserci esclusivamente a Natale - dicono - ma, inutile nasconderlo, è un giorno particolare in cui ci si sente più soli. 

Partiamo dal Natale per creare una nuova speranza che ci accompagni tutto l’anno senza dimenticare i volontari, pilastro dell’associazione che ogni giorno si trasforma in un market della solidarietà. Indossano i gilet della Casa della fraterna solidarietà, uomini e donne, chi già in pensione, chi disposto a trovare un ritaglio di tempo tra lavoro e famiglia, pur di dedicarsi agli altri, pur di fare qualcosa di giusto». E davanti ai sorrisi sdentati degli anziani,che devono fare i conti ogni mese con la pensione
minima e alla fine perdono sempre, o di fronte a giovani madri che trascinano passeggini per mezza città, purdi arrivare allo sportello di corso Margherita di Savoia, questi volontari trovano l'energia per portare avanti un progetto ambizioso: dare da mangiare tutti i giorni ai nuovi e ai vecchi poveri della città, senza chiedere documenti, senza fare firmare nulla. E non solo a Natale. 

Un calcio alla violenza sulle donne

In copertina c’è il portiere Gaelle Thalmann che stringe il pallone al petto, come a dire « qui non si passa ». Ha la bocca spalancata Gaelle, sta gridando comefa sempre ull’erbetta quando incita le sue compagne. Ma questa volta il suo è un urlo diverso, perché rappresenta quello di tutte le donne al centro del mirino: vittime di violenza, colpite dalla furia di ex mariti o compagni che le umiliano, le feriscono, spesso leuccidono. Comincia così il calendario in bianco e nero delle ragazze della Torres femminile, campionesse di calcio di serie A e donnecometante, che davanti all’obiettivo di Bruno Haver hanno mostrato muscoli e sguardi fieri. È un calendario contro la violenza sulle donne, contro il femminicidio e gli abusi che le donne sopportano soprattutto tra le mura domestiche. Colpa degli uomini, capaci di passare in un amen dall’amore all’odio accecante, e problema di tutti, uomini e donne,della società intera. Il calendario simboleggia la volontà di non restare in silenzio, per essere « Mai più complici » della violenza di genere. Dietro questa iniziativa ci sono tante donne.

L’idea è di Maria Grazia Pisutu, presidente dell’associazione sassarese “ Mode e talenti ”. E a sposarla sono state le donne di “ Se non ora quando ”,quelle che da tre anni riempiono le piazze,organizzano dibattiti ed eventi per dire che la parità dei diritti non deve restare un proposito da scrivere nelli brode i sogni,ma va conquistata ogni giorno. E il rispetto verso le donne è il primo passo per ottenerla. Per questo “ Se non ora quando ” ha chiamato in causa lo sport, rivolgendosi alle calciatrici della Torres femminile.

Il risultato è un bel calendario, ricco di immagini forti. Come quella di gennaio,in cui la modella con la coda di cavallo solleva un peso come se fosse una piuma: simboleggia la forza, ma anche la fatica che le donne ogni giorno sono abituateasopportare.O quella di novembre, dove le foto modelle sono tre e tutte insieme tirano una corda: donne forti, ma anche unite, solidali. E capaci di difendersi, di tirare fuori le unghie: a marzo ecco la modella,occhi trucca ti di scuro, rossetto chiaro quasi bianco, che mostra i guantoni. Altre due, a febbraio,fanno braccio di ferro: sono donne pronte a combattere. E a gioire quando vincono, in un campo di calcio e nella vita di tutti i giorni.

Il calendario sarà presentato oggi alle 10.30, al Liceo scientifico “ Marconi ” invia Solari, davanti a tanti studenti, ragazzi e ragazze. Insieme alle protagoniste ci saranno il fotografo Bruno Haver (titolare della Team video system), il presidente della Torres femminile Leonardo Marras, rappresentanti di “ Se non ora quando ” e “ Moda e talenti ”. E poi ci sarà Aldo Meloni, presidente della “ Casa della Fraterna solidarietà ” di Sassari, a cui andrà ilricavatodellevenditedelcalendario. L’associazione, che ogni giorno distribuisce viveri evestitiallefamiglieindifficoltà, è stata scelta dalle donne che dicono no alla violenza e sono pronte a mettersi in gioco per aiutare chi ha bisogno.

In città arrivano gli avvocati dei poveri

Aldo Meloni lo ripete a gran voce: il servizio è rivolto «a chiunque si trovi in stato di difficoltà economica e sia ragionevolmente convinto che un suo diritto sia stato negato». Un requisito ad ampio raggio per un sostegno importante. Ieri mattina alla Casa della fraterna solidarietà di corso Margherita di Savoia il presidente Meloni ha presentato la nuova attività che si chiamerà “Centro per la tutela dei diritti”. Un pool di professionisti – avvocati, fiscalisti, commercialisti, esperti di pratiche Inps, impiegati della Asl e altri – una volta alla settimana si metteranno a disposizione per sbrigare in tempi rapidi ogni esigenza delle persone in stato di difficoltà che troppo  spesso vengono lasciate allo sbando per colpa della burocrazia.

 

«Qui troveranno una porta aperta – spiega Aldo Meloni – chiunque abbia un diritto reale potrà chiamare il martedì dalle 17 alle 18 al numero del nostro centralino 079.4814482 per la prenotazione. Mentre il servizio sarà operativo nella sede di corso Margherita tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 17.30». Le materie sono le più svariate: sussidi, pensione, salute, fisco, controversie legali e altro ancora. Prima l’utente espone il problema, il passo successivo è il contatto telefonico di Meloni con il professionista competente – che eventualmente potrà anche convocare nel suo studio l’interessato – per arrivare infine alla soluzione del problema saltando tutti quegli intoppi burocratici chesi incontrano in situazioni di questo genere.

Il presidente della Casa fraterna solidarietà ha fatto sua un’esigenza manifestatagli più volte dalle centinaia di persone che ogni giorno fanno la fila fuori dal portone della struttura per ricevere i sacchetti della spesa. «Sapete qual è la frase più ricorrente? – ha spiegato Aldo Meloni – :“Mi butto da ponte Rosello”».

La disperazione si fa largo nell’animo di chi è già costretto a vivere una condizione pesante di indigenza, figurarsi se a questo devono pure aggiungersi le lungaggini burocratiche – con spese annesse – per sbrigare pratiche o avere un consiglio su come risolvere una data questione. E tutto ciò ha un solo nome: diritto negato. Il servizio verrà ora pubblicizzato un po’ in tutta la città perché più persone ne vengano a conoscenza e possano quindi usufruirne.


Intanto il pool di professionisti – al momento sono già 25 – lancia l’appello: «Chiediamo che altri colleghi aderiscano e ci diano unamano. Più siamo e più efficiente sarà il Centro per la tutela dei diritti». Un servizio che si aggiunge a tutte le straordinarie attività che volontari e volontarie ogni giorno – e per tutto il giorno – svolgono per aiutare le tante persone in difficoltà. Dagli abiti, al cibo, ai giochi, al sostegno morale. Poi ci sono le parole di Aldo Meloni: «Faremo in modo che questa Casa diventi il gioiello della città ».Edè sulla buona strada.

 

Nadia Cossu - La Nuova Sardegna

vai alla rassegna stampa

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
Continua

 

Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai