Per effettuare una donazione in denaro:

Iban: IT 49 J 0101 517203000070348846

Iban: IT 07 I 0101 517203000070041264

Per poter guardare i video YouTube e i post della nostra pagina Facebook è necessario acconsentire all'immissione dei Cookie (Marketing) attraverso il banner Cookie Consent in basso a destra. 

 

Donazione al nostro ambulatorio

Il nostro più vivo ringraziamento al

ROTARY CLUB SASSARI SILKY

per la donazione di un macchinario specifico (keratometer) al nostro ambulatorio, per l’utilizzo da parte dell’oculista che presta la sua preziosa opera specialistica a favore dei bambini ospiti di centri e di famiglie in stato di difficoltà economica.

 

Onderadio - Voci dal Terzo Settore

Luigi Alfonso per Onderadio - Voci dal Tezo Settore, ha condotto un'approfondita intervista al Presidente della Casa della fraterna solidarietà Aldo Meloni, all'interno della nostra sede.

Oltre il Lockdown

Ico Ribichesu dialoga con Aldo Meloni

L’emergenza blocca i pasti per i poveri

Da stamattina la Casa della Fraterna solidarietà non distribuirà i pacchi con i viveri. Il Comune: «Rispettate l’ordinanza»

CFS pandemia lanuovaSASSARI. 12 marzo 2020 - Luca Fiori - La Nuova Sardegna

L’altra faccia del dramma da stamattina si chiama fame. Le nuove disposizioni imposte dal Governo e dalle ordinanze regionali e comunali per affrontare l’emergenza coronavirus hanno portato anche la “Casa della Fraterna Solidarietà” ad adeguarsi al divieto di creare situazioni di pericolo per le persone e a prendere a una decisione drastica che metterà in ginocchio una fetta di popolazione già in difficoltà.

«Con grande dolore – spiega il fondatore Aldo Meloni – da stamattina la nostra sede sarà chiusa e saremo costretti a interrompere la distribuzione dei pacchi con i generi alimentari per le famiglie bisognose della città».

Un vero dramma per i circa 200 nuclei familiari che ogni giorno potevano contare su un aiuto fondamentale, distribuito dai volontari a chiunque bussasse alla porta della sede di corso regina Margherita di Savoia.

«Non mancherà solo il cibo – si rammarica Aldo Meloni – ma anche i vestiti e le visite mediche che da anni garantiamo ai meno fortunati, grazie alla preziosa opera di volontariato di tante persone che ruotano attorno alla nostra associazione. Speriamo che questa emergenza finisca presto – conclude il presidente della onlus – perché in tanti senza il nostro piccolo aiuto quotidiano si troveranno spaesati».

Dopo aver messo su una rete di volontari capace di sfamare ogni giorno circa 200 famiglie bisognose e una vera e propria struttura di assistenza medica e sociale che si sostituisce in alcuni casi al Comune e in altri all’azienda sanitaria, la “Casa della Fraterna Solidarietà” a maggio dello scorso anno – dopo l’idea di regalare le dentiere a chi non poteva permettersi di riavere un sorriso da mostrare in pubblico – aveva iniziato a offrire anche le visite oculistiche gratuite e gli occhiali ai bambini dai 4 ai 13 anni delle famiglie in difficoltà. Due volte la settimana i volontari distribuivano inoltre vestiario, lenzuola, coperte, scarpe, passeggini e culle per bambini.

Da stamattina chi andrà a bussare alla porta dell’associazione troverà un cartello che spiega le ragioni della serrata improvvisa. «Non avevamo altra scelta – conclude con dolore Aldo Meloni – non potevamo mettere a repentaglio la salute dei nostri volontari e delle tante persone che quotidianamente venivano a chiederci aiuto». Intanto ieri il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus ha firmato una nuova ordinanza in cui viene sottolineata l’importanza di uscire di casa solo in caso di emergenza, per motivi di lavoro o per fare la spesa.

L’Auser di via Tintoretto e la Comunità di Sant’Egidio – fa sapere il Comune – sono a disposizione di anziani soli che avessero bisogno di aiuto ai numeri 079246074 (o al numero verde 800995988) e 0792008024.

La Protezione civile comunale ha predisposto inoltre un servizio di supporto (ad esempio per la consegna di farmaci) rivolto alle persone anziane, malate, invalide e alle istituzioni no profit di assistenza. Per qualsiasi informazione contattare il numero verde del comando di polizia locale 800615125.

Assalto alla Casa della solidarietà

Aldo Meloni: «Fino a 400 persone in fila. Dovete rispettare le distanze o finiranno per chiuderci

SASSARI - 30  Aprile 2020 - Giovanni Bua - La Nuova Sardegna

aldo meloni foto lanuova

La disperazione dei sassaresi ha sempre avuto una misura, una “lunghezza”. Quella della fila che si srotola, ogni giorno dell’anno, festivi compresi, davanti alle porte della Casa della Fraterna solidarietà, nei garage della ex questura di corso Margherita di Savoia. Centinaia di persone, 150mila all’anno, a cui la squadra guidata dal dandy della carità Aldo Meloni, trova il modo di dare un aiuto. Beni alimentari, ma anche dentiere gratuite, abiti, dolci della befana e giocattoli, farmaci di fascia C, soldi per bollette e bombole, consulenze di avvocati e commercialisti, visite mediche e un laboratorio per le ecografie. Un piccolo mondo che, come il resto del mondo, è andato in tilt a causa del Coronavirus. E che, se non si troverà una rapida soluzione, rischia di crollare travolto dalla mole di persone che chiedono aiuto, che cresce, ha paura, e non si riesce a tenere sotto controllo.


Il problema è che il numero di persone che si presentano alle porte della “Casa”, normalmente 250, sale ogni giorno, ed è nell’ultimo mese quasi raddoppiato. E la gente ha iniziato a mettersi in fila di fronte al grande portone di ferro fin dalle 7 del mattino, tre ore prima che la distribuzione inizi. «La fila arriva fino alla fontana di San Francesco ai Giardini Pubblici – racconta Aldo Meloni – e purtroppo le persone si ammassano. E, anche se quasi tutti indossano la mascherina, non rispettano le distanze». La questione non è di poco conto. Ieri mattina, come già altre volte è accaduto, sul posto sono arrivati gli agenti della polizia municipale: «Sono stati amichevoli – racconta Meloni – e ci hanno fatto i complimenti per quello che facciamo. Ma ci hanno fatto anche notare che così non si può andare avanti. È troppo pericoloso, le regole ci sono e vanno rispettate per il bene di tutti». Il punto è capire chi può queste regole far rispettare. Difficile immaginare che a farlo sia il «vecchio massone» che la Casa guida con mano salda e spirito audace da 15 anni. Lui che orgoglioso declina la sua idea di carità: «Non chiediamo a nessuno chi sei, perché hai bisogno, quali sono le tue idee. E i sacchetti della solidarietà vengono dati a chiunque si metta in fila davanti alla nostra porta». Difficile che ci riescano i barracelli, che pure da giorni cercano di dare una mano, mandando due o tre persone ogni mattina. O la polizia municipale, impegnata su tutti i fronti, che poco di più può fare che chiudere un occhio e fare qualche controllo. «So – continua Meloni – che è un problema comune a chi eroga aiuti e servizi in questo momento drammatico. E che, nei giorni scorsi, è stato ad esempio multato uno sportello Caf. Ecco, io non vorrei che, se continuiamo così, ci costringano, a ragione, a chiudere. A sospendere la distribuzione. Che, se non per una settimana all’inizio dell’emergenza per consentirci di organizzarci, non si è mai bloccata. Pasqua, 25 aprile, domeniche».

Rimane allora l’autodisciplina di chi viene a chiedere aiuto. A iniziare dall’ora in cui ci si presenta. «La distribuzione è incredibilmente veloce. Le buste sono già pronte nei carrelli, e si allunga solo una mano per prenderle. Non è mai successo che siano finite. I viveri ci sono, a volte meno, a volte di più, ma mai sono mancati: l’agnello a pasqua, le uova per i bambini. È inutile venire tre ore prima, creare lunghe file. Bisogna essere attenti, rispettosi, prudenti. Aiutarci a potere continuare ad aiutare. Questo è l’appello che faccio alle persone che vengono ogni giorno. Che non lasceremo mai sole. Pensate che compriamo così tante bombole da distribuire a chi ha bisogno, più di 100 al mese, che l’altro ieri mi ha chiamato una persona e mi ha chiesto: parlo col bombolaio? Sì sono io, è stata la mia risposta».

 

 

Riapertura della Casa della Fraterna Solidarietà.

Riapertura della Casa della Fraterna Solidarietà.

 

17 marzo 2020

La Casa della Fraterna Solidarietà riapre domani a Sassari, mercoledì 18 marzo. Dopo la chiusura di una settimana si spalancheranno nuovamente le porte di quel luogo dove chi ha bisogno viene accolto. Uomini, donne, bambini, famiglie intere in grave difficoltà economica. “Da 14 anni facciamo volontariato – afferma Aldo Meloni, l’uomo che da anni ci mette tanta energia e tanto cuore e guida la struttura – Ci muoviamo nuovamente, il Comune ci ha permesso di ripartire”.

Leggi l'articolo di Anna Satta su Sassari Oggi

62° Congresso del Distretto 2080

discorso 2Applauditissimo l'intervento del presidente Aldo Meloni  al 62° Congresso del Distretto 2080 del Rotary Club in corso oggi a Roma, sulla operatività della Casa della Fraterna Solidarietà e sul valore dell'esperienza.

Premio Sanna Randaccio per la solidarietà sociale

lunamatrona 1

Presso il museo Sa Corona Arrubbia di Lunamatrona è stato conferito al Presidente della Casa della Fraterna Solidarietà Aldo Meloni il Premio interdistrettuale del Rotary Club " Sanna Randaccio " per la solidarietà sociale. Il presidente del premio Tonino Mereu ha spiegato che "Il premio è stato istituito in onore e memoria di chi ha dato tanto per la sua terra e ha voluto coinvolgere i nove Club che insistono nell'area più violentemente colpita dal flagello della malaria, pagando un elevato contributo in termini di vite umane e sacrifici".

Leggi l'articolo su L'Unione Sarda: Lunamatrona, un premio ad Aldo Meloni

 

Assegnata la dentiera n. 900

Novecentesima dentiera donata dalla Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari

 

Giancarlo Chessa su Fb

L’emozione della 900esima dentiera. È sempre bello vedere un nuovo sorriso.
Grazie Aldo e grazie alla Casa Della Fraterna Solidarietà

Renato Satta da Fb

"Non riuscivo neanche a mangiare il pane". Stamattina, invitato dal caro amico Aldo Meloni, ho vissuto l'emozione della novecentesima dentiera nella bocca di una persona che difficilmente avrebbe potuto mettere i nuovi denti tra le sue priorità, dovendo pensare a mangiare, bere, vestirsi, lavarsi, riscaldarsi etc. Mi hanno colpito molto le sue parole "Non riuscivo neanche a mangiare il pane". Già, il pane, figuriamoci gli altri alimenti... Grazie Aldo, grazie a tutte le persone che collaborano alla casa della fraterna solidarietà, grazie ai dentisti, odontotecnici, e tutti i professionisti e i volontari che lavorano, donano tempo, denaro, gli imprenditori che donano alimenti, vestiti e altri prodotti in grado di aiutare chi è in difficoltà. Grazie grazie grazie.

Dentiere gratis anche per i detenuti

la nuova sardegna dentiere carcere Il progetto della Casa della Fraterna Solidarietà ha raggiunto le celle di Bancali

SASSARI. Il miracolo delle dentiere ha spezzato le sbarre del carcere e raggiunto anche i detenuti di Bancali. In attesa di impiantare la millesima protesi dentaria gratuita ai bisognosi – che ormai arrivano in città da ogni angolo della provincia – la Casa della Fraterna Solidarietà da qualche mese sta provando a restituire il sorriso anche a chi è costretto a vivere dentro una cella.

L’idea di chiedere aiuto alla onlus creata 13 anni fa da Aldo Meloni l’ha avuto il garante dei detenuti Mario Dussoni, il dentista Giuseppe Siddi e l’odontotecnico Gavino Dettori hanno fatto il resto senza chiedere niente in cambio.

In tre mesi sono stati già otto i detenuti dell’istituto penitenziario sassarese (uomini e donne) che hanno potuto riprendere a sorridere senza vergogna grazie alle dentiere realizzare e impiantate gratuitamente con il supporto finanziario della Casa della Fraterna Solidarietà.

Dopo aver messo su una rete di volontari capace di sfamare ogni giorno almeno 200 famiglie bisognose e una vera e propria struttura di assistenza medica e sociale che si sostituisce in alcuni casi al Comune e in altri all’azienda sanitaria, la onlus di Aldo Meloni di recente ha iniziato a offrire anche le visite oculistiche gratuite e gli occhiali ai bambini dai 4 ai 13 anni delle famiglie in difficoltà.

Ma evidentemente non era abbastanza. «Molte delle persone che aiutiamo nella nostra sede di corso Margherita di Savoia – spiega Aldo Meloni – hanno avuto esperienza diretta o indiretta con la detenzione e dunque sappiamo bene quanto bisogno di aiuto ci sia anche tra i carcerati».

Ma i miracoli continuano a verificarsi anche fuori dalle celle e l’ultimo in ordine di tempo è accaduto qualche mattina fa nell’ambulatorio dentistico di Paolo Usai in via Roma.

Il dentista – che da anni impianta le dentiere gratuite realizzate in collaborazione con l’odontotecnico Gavino Dettori – per la prima volta ha impiantato un bite dentale a un paziente di 42 anni a cui le strutture pubbliche avevano fatto una richiesta economicamente inaccessibile alle sue tasche. «Questa persona stava soffrendo le pene dell’inferno – spiega Paolo Usai – a causa di una patologia dell’articolazione
temporo-mandibolare. Quando Aldo Meloni ci ha segnalato il suo caso con Gavino Dettori ci siamo detti che non potevano non aiutarlo. Cosa ci guadagniamo? Vedere una persona sofferente o in difficoltà riprendere a sorridere – conclude il dentista – non ha prezzo». (l.f.)


16 giugno 2019
La Nuova Sardegna (On-line: http://www.lanuovasardegna.it)

Donazioni dal Rotary Club

rotary club donazione derrate alimentariGrazie di cuore ai carissimi amici del Rotary Club Sassari “Silki” per la generosa e cospicua donazione di derrate alimentari, destinate ad alleggerire il non lieve disagio esistenziale della moltitudine di persone assistite dalla nostra associazione ed, in particolare, per il grande onore procuratoci dall’inaspettata presenza del Prefetto Dott.ssa Maria Luisa D’Alessandro che, con il suo cordiale apprezzamento per il nostro impegno quotidiano, ci ha procurato un’immensa gioia.

Aldo Meloni

Un grande sogno realizzato ♥️... oggi il nostro Club è riuscito a donare alla #casadellafraternasolidarietà oltre 2 tonnellate di pasta, 1500 lattine di pelati e 500 bottiglie d’olio .... durante la consegna al presidente #aldomeloni, si è unita al gruppo Rotary il Prefetto di Sassari la dottoressa Maria Luisa D’Alessandro, socio onorario del Club, che ha avuto il piacere di visitare la Casa della Fraterna Solidarietà.

Rotary Club Sassari Silki

Aldo, il paladino dei poveri: la mia vita dedicata agli altri

Nel 2006 ha fondato la Casa della Fraterna Solidarietà: 250 pasti al giorno 
Un passato da direttore di banca. Ora dà cibo, assistenze e dentiere agli ultimi

 

intervista 14 05 18SASSARI. È un guerriero in frac, o forse un dandy con l’armatura. «Più che altro sono un elegante rompicoglioni», precisa lui. Aldo Meloni sfila tra cataste di abiti e montagne di panettoni come camminasse nella hall di un grand hotel. Un bel sogno col cravattino, precipitato in quel mondo da riciclare chiamato Casa della Fraterna Solidarietà. Giacca, gilet, pochette, 76 anni, capelli grigio saggezza, la spilla dorata del cavaliere del lavoro, gli stemmi della massoneria accanto al taschino e l’immancabile vezzo, la sua cifra stilistica: il papillon. «È il mio simbolo di libertà – dice – è una farfalla che spicca il volo. Mica come la cravatta: quella è una freccia che punta dritta sul pisello. Vuoi mettere?». Lo indossava sin da ragazzino, nel cassetto ne ha più di cinquanta. E a 17 anni, con il cravattino a pois d’oro, la faccia di bronzo, e un anello in mano, si è presentato dinnanzi ai futuri suoceri: «Mi voglio fidanzare con Pina». E Pina, per altri 60 anni, sarà l’unica donna della sua vita. La incontrò ad Arbatax, in un agosto pieno di sospiri. «Non avevo mai visto una ragazza così bella. Mi innamorai in un attimo. Eravamo predestinati come Adamo ed Eva, nati un giorno l’uno dall’altro». A 22 anni Aldo Meloni è già sposato, a 23 diventa papà. A casa porta lo stipendio, perché a 20 anni, con un diploma di ragioniere in tasca, riesce a farsi assumere dalla Banca Popolare di Sassari, filiale di Cagliari. Ha grande parlantina, sorriso di seta, l’aria da gentiluomo, e col pubblico ci sa fare. La carriera è svelta. A 28 anni viene promosso capoufficio, poi dirige la sede di Monserrato: «In banca venivano quasi sempre le donne. Le finanze le amministravano loro. E i soldi da depositare li tiravano fuori dal reggipetto». A 32 anni lo spediscono a Nuoro, con affrancata una promozione di vicedirettore. «E compaio col mio papillon, in mezzo a tanti vellutini e berritte. La gente mi guardava come un marziano, rideva». Poi, dopo 8 anni, il trasferimento a Oristano. «Lì ho conosciuto il Rotary, sono entrato nella massoneria. Ci si incontrava, si filosofeggiava per ore, volevamo tutti lavorare per il progresso dell’umanità, ma in fondo non si faceva un cacchio». Per accedere alle segretezze del Grande Oriente d’Italia, c’era l’iniziazione e il giuramento: «Siamo entrati in due nel tempio. Io e un giovane avvocato molto in voga. C’era odore d’incenso, la sala con i marmi, le persone incappucciate, la musica. Quando il gran maestro ci ha detto di inginocchiarci, l’avvocato, temerario nelle aule dei tribunali, per poco se l’è fatta sotto». Passano 3 anni, e la carriera chiama ancora una volta. «Mi propongono di fare il direttore a Sassari, e io accetto».

Intervista al Presidente Aldo Meloni



CONDIVIDIAMO QUESTO VIDEO... Care Amiche e Amici miei, oggi io e Palopoli Giuseppe, ci troviamo presso la Casa della Fraterna Solidarietà, gestita dalla Grande Umanità del Dottor Aldo Meloni, da assistenza a circa 1.000 famiglie, coadiuvato con il volontariato di circa 45 nobili Persone. Oggi a Sassari, in visita ufficiale il Presidente della Giunta Regionale, il sassarese Professor Francesco Pigliaru, per l'inaugurazione della Fiera di Sassari, presso la Promocamera di Predda Niedda, sarebbe una gran cosa una capatina presso questa struttura, eh si, mi piace sognare... CONDIVIDIAMO, CONDIVIDIAMO, CONDIVIDIAMO!!!

Pubblicato da Antonio Jodo su Sabato 14 ottobre 2017

Che cos'è il CHARITY SHOP?

chiarity shopNei locali della Casa della Fraterna Solidarietà, il lunedì ed il mercoledì sera il CHARITY SHOP (negozio della carità) attende tutti coloro che hanno la sensibilità di combattere il disagio conseguente alla crescente povertà di tante, troppe famiglie della nostra città.

Si può venire anche per una semplice visita.
Chi poi si "innamora" di un bel capo di vestiario nuovo (con tanto di etichetta) o semi nuovo, per uomo, donna o bambino, o di un pezzo di simpatica oggettistica, può portarlo a casa praticando uno scambio: il BARATTO.
Ogni pezzo ha un suo controvalore in derrate alimentari (pasta, riso, zucchero, pelati, latte, etc.)

È previsto un sistema agevole per evitare il loro trasporto e consegna.

Perchè nasce il CHARITY SHOP?

Perchè la vecchia e nuova povertà stanno dilagando.
Perchè tante, troppe persone, per la disperazione minacciano il suicidio e talune lo hanno già tentato (vanamente per fortuna) e ce lo hanno raccontato.
Perchè abbiamo necessità di procurare risorse per dare risposte concrete.
Perchè purtroppo oggi il volontariato è chiamato a colmare le lacune che la mano pubblica, suo malgrado, non riesce ad eliminare.

Quindi ci rivolgiamo a tutti i cittadini di buona volontà.

Campagna amica e solidale per combattere gli sprechi alimentari

3 spreco alimentareUn protocollo di intesa tra Comune, Coldiretti, Caritas diocesana e Casa della Fraterna Solidarietà.

 

SASSARI 11 giugno 2015 – Ridurre lo spreco e riutilizzare quelle derrate alimentari ancora commestibili che, in assenza di un possibile uso alternativo, sarebbero destinate a essere eliminate. È il principio che sta alla base del protocollo di intesa, “Campagna amica e solidale” che prenderà il via sabato 27 giugno, siglato questa mattina a Palazzo Ducale tra il Comune di Sassari, Coldiretti, la Casa della fraterna solidarietà e la Caritas diocesana.

 

Le attività progettuali dell'accordo hanno l'obiettivo di incrementare la disponibilità di cibo destinato all'assistenza delle persone indigenti e sono finalizzate al recupero delle merci invendute nel mercato di Campagna amica che si svolge ogni sabato all'emiciclo Garibaldi. La Caritas diocesana e la Casa della fraterna solidarietà, che fra le associazioni operanti nella rete del volontariato hanno un sistema organizzativo e logistico adeguato, si alterneranno nel compito di ritirare e riutilizzare le derrate alimentari all'interno del circuito dell'attività della propria associazione, come mense e distribuzione di sacchetti alimentari.

«L'iniziativa che sigliamo oggi, nelle felice coincidenza con l'enciclica di Papa Francesco contro lo spreco, – afferma il primo cittadino Nicola Sanna – risponde alle nostre linee programmatiche, con le quali ci siamo anche impegnati ad avviare campagne di educazione e sensibilizzazione alla lotta agli sprechi. È necessario incoraggiare la cultura del riciclo e favorire nuovi stili di vita quindi anche promuovere campagne mirate ad azioni di solidarietà fra cittadini. Ringraziamo le associazioni che con entusiasmo hanno aderito a questo progetto».

Stroke Unit, Intervista ad Aldo Meloni

Nel programma TelegIn Radio, l'intervista di Graziano Mura di Telegi Notizie al Presidente Aldo Meloni.
Portate il cursore di YouTube al minuto 17,30". Buon ascolto.

La Casa della Fraterna Solidarietà

logo whiteL’emergere di nuove povertà, che si sommano drammaticamente alle preesistenti, ha toccato profondamente l’animo di un gruppo di persone, spingendole a costituire un’associazione per dare sollievo alle necessità primarie dei vecchi e nuovi bisognosi.

 

In estrema sintesi, nei locali d C.so Margherita di Savoia n. 6 vengono distribuiti quotidianamente (domeniche e festivi esclusi), pane, latte ed altri generi alimentari a lunga conservazione che non abbiano bisogno di celle o banchi frigo (anche il latte pertanto non potrebbe essere quello di giornata) a chiunque si presenti presso i locali dell’associazione, consentendo in tal modo l’asporto ed il consumo di quanto ottenuto nell’intimità della propria abitazione. Ovviamente a nessuno vengono chiesti il nome, la ragione del bisogno o le sue idee. Si vuole evitare che il comprensibile pudore produca digiuni silenziosi, a volte drammatici.

 

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.

Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività.

Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto.

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
Continua

 

Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai