IL DILEMMA DELL’ACQUA A SASSARI:


E allora? Per quanto attiene al deposito cauzionale, la class action è già decollata. Per le bollette pazze, quasi tutti gli interessati (meglio sarebbe chiamarli “tartassati”) hanno adito alle vie legali.


Ma per il problema dell’acqua dichiarata imbevibile dall’ASL perché pericolosa (e non sappiamo quanto) per la salute, molti mugugni, ma nessuna azione. Attenzione, gli annunci  di imbevibilità sono sempre più ravvicinati. Alcuni mesi orsono sono entrate in campo perfino le autobotti del comune, con tanto di esortazioni a non utilizzare l’acqua per l’alimentazione. Di recente, stessi divieti, ma senza, credo, autobotti in campo. Ma, parliamoci chiaro: le comunicazioni del comune tramite il quotidiano, raggiungono l’intera popolazione? Quanta gente non spende, anche perché non può, 1,20 euro per il suo acquisto? E quanti non possono permettersi l’acquisto di acqua minerale?   Una volta c’erano i banditori che davano l’annuncio vocale in tutte le vie (ora, non è più possibile e pensabile) e c’erano le fontanelle che consentivano il prelievo gratuito (seppur con la fatica del trasporto delle brocche). Quante famiglie hanno continuato a cucinare con l’acqua imbevibile, e quanti suoi componenti, compresi bambini, malati ed anziani hanno continuato a berla?

QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE? E DI CHI LA COLPA?


Chissà, ma spero ardentemente di no, si potrebbe rischiare di parlare dell’acqua killer, come dell’amianto. Solo che l’amianto è il “genitore” certo dell’asbestosi. L’acqua “vietata” chissà di quante patologie è madre! Cosa fare? Individuare la responsabilità. E’ del gestore? Oppure per quanto attiene le condotte inadeguate del comune, della regione, del governo?
Bene. Una volta individuato “ il colpevole” o “i colpevoli”, che ragionevolmente, seppur “profanamente”,  credo possano essere accusati di “attentato alla salute pubblica”, bisognerebbe agire. Ma a chi affidarsi?


Non so se sia praticabile, ma ho un’idea. Sassari è “patria” di tanti legali eccellenti e di grande cuore. A loro volta cittadini talvolta inconsci consumatori della “mala acqua”.

Perché, magari, come ORDINE PROFESSIONALE non si occupano del grave problema e fanno una grande opera di pulizia e di salubrità?
Chi può farsi ascoltare, provi a bussare….Per parte mia son pronto
a fare ciò che, eventualmente, si deve fare.

Aldo Meloni