La solidarietà ha il sapore dell’uovo di cioccolato

Trecento in dono ai bambini nella “Casa” di corso Margherita di Savoia
Anche giocattoli e dolcetti per tutti. In palio una mega sorpresa per un fortunato

 

La solidarietà ha il sapore dell’uovo di cioccolato SASSARI. L’uovo di Pasqua gigante lo hanno adocchiato tutti. Tre chili di cioccolato e mega sorpresa all’interno. Ogni bambino, dentro di sè, ha sperato di stringerlo tra le braccia, tra l’invidia di tutti, e portarselo trionfante a casa. Ma nel frattempo, prima della grande estrazione, alla Casa della Fraterna solidarietà, andava avanti la distribuzione di queste pillole di felicità. Un uovo di Pasqua da 300 grammi per ogni bimbo presente.

 

«E non solo – dice il presidente dell’associazione Aldo Meloni – perché a noi piace molto farci imbrogliare dai poveri. E quindi molte uova sono andate anche a bambini che non erano materialmente presenti, ma che, dicono le mamme e i papà, erano rimasti a casa ad aspettare il loro regalino».

 

Alla fine ne hanno distribuito trecento, perché la Pasqua senza il cioccolato e la sorpresa non è la Pasqua. «Ogni bambino ha diritto alla felicità – dice Meloni – e noi nel nostro piccolo facciamo del nostro meglio». Oltre alle uova piccole c’erano anche quelle medie da 600 grammi e quello maxi da tre chili. Naturalmente in questo caso si va a sorteggio, perché va bene la generosità, ma Aldo Meloni deve anche fare i conti con un budget che non è inesauribile. Perciò ogni bambino, subito dopo aver preso il proprio uovo di serie, infilava la mano dentro un sacchetto e pescava un bigliettino. E vedere lo stupore, la gioia, e la meraviglia di aver vinto negli occhi e nei sorrisi dei bambini, è una emozione che non ha prezzo.

 

Ma il pacchetto pasquale non finisce qui. Quest’anno la Casa della Fraterna Solidarietà ha voluto decisamente scialacquare. «Siamo riusciti a confezionare anche trecento giocattoli – racconta Aldo Meloni – ciascuno con un involucro colorato. E li abbiamo distribuiti selezionandoli, per quanto possibile, sulla base dell’età e del sesso dei bambini. In modo da andare incontro ai loro gusti ed evitare spiacevoli delusioni». E infine, dopo l’uovo e i giocattoli, anche un assaggio di dolcini per ciascuno.

 

«Per fare felici centinaia di bambini basta veramente poco – conclude Aldo Meloni – e la loro spontaneità e i sorrisi sono impagabili. Siamo veramente soddisfatti per questa giornata, e ogni anno abbiamo la sensazione di aver fatto meglio della volta precedente».

Articolo de La Nuova Sardegna del 13 aprile 2017