Il market dei poveri compie un anno consegnate 80mila buste della spesa

La Nuova Sardegna


SASSARI. Il supermarket dei poveri compie un anno: dodici mesi di solidarietà verso le fasce più deboli della popolazione, quelle che tra assegni familiari e lavori saltuari non arrivano mai alla del mese, quelle che spesso non hanno neppure il coraggio di chiedere aiuto. Per loro, i volontari della Casa della fraterna solidarietà, in 365 giorni, hanno consegnato 80mila buste della spesa.     

In realtà, l'associazione raggiungerà il traguardo della prima <<candelina>> martedì prossimo. Ma il conto delle buste consegnate presto fatto. Da quest'estate, infatti, la media giornaliera si è attestata sui 300 sacchetti. Cifre che la dicono tutta sul numero dei poveri presenti in città. <<Per la nostra associazione, il primo compleanno è un traguardo importante - ha detto il presidente Aldo Meloni -, non eravamo certi di poterlo tagliare. Fino a oggi siamo stati aiutati dalla buona sorte e da molte persone generose. Anche se ancora molto deve essere fatto. Saremo soddisfatti quando riusciremo offrire un aiuto alimentare più ampio e variegato. Attualmente, infatti, il nostro aiuto si può definire un “ pronto soccorso”. Certi alimenti, come il latte, l'olio, lo zucchero, gli omogeneizzati e i biscotti per bambini, compaiono sporadicamente nel sacchetto della solidarietà>>.
L'associazione era partita con l'idea di dare sostegno a un centinaio di persone. Ma già dal primo giorno si è trovata di fronte a una folla di 200 indigenti che, giorno dopo giorno è cresciuta, arrivando al preoccupante numero di 300 presenze quotidiane. <<Dopo 2000 anni, la richiesta più pressante continua a riguardare il “ pane quotidiano” - aggiunge Aldo Meloni -, e riusciremo a esaudirla grazie al sostegno dei panificatori, come Cesaraccio, Ballarini e Mauro Calvia, che hanno sempre risposto a ogni richiesta di incremento delle donazioni.  Se il trend di bisogno non si attenuerà, a breve dovremo bussare alla porta di qualche altro produttore>>.altro punto di forza del market dei poveri sono la pasta e il riso, che vengono forniti dal Banco Alimentare. La stessa Sisa-Cobec dà un sostegno importante, assieme alla Daf, la concessionaria della Danone. <<Una o due volte alla settimana - conclude il presidente - riusciamo a consegnare anche frutta e verdura, grazie ai fratelli Oggiano. Quest'estate il comune ci ha aiutati con una fornitura di latte per un mese. Nell'attesa che questo aiuto diventi definitivo, abbiamo ricevuto dalla Provincia un sostegno economico che ci garantirà una fornitura di latte per altri due mesi>>. Per continuare l'attività, la Casa della fraterna solidarietà presto avrò bisogno di una nuova sede. La speranza dei soci è che, al più presto, l'amministrazione comunale metta a disposizione locali adeguati, per evitare il rischio di dover sospendere la consegna delle buste. Un servizio, questo, diventato essenziale per le persone più deboli e povere della città.