Un bancomat per i più poveri nella Casa della solidarietà

Uno sportello aperto tutti i giorni che regala la busta della spesa. Pane, pasta, pomodori, frutta e verdura. Accompagnati dal sorriso di uno dei volontari addetti alla distribuzione. Non occorre il bancomat per prelevare. E neppure è necessario fornire le proprie generalità, perché la carità è paziente e benigna, ma anche discreta. E’ la Casa della fraterna solidarietà, che in corso Angioy 16 dalle 9 alle 11 di tutti i giorni (ma proprio tutti visto che è rimasta aperta anche a ferragosto) distribuisce la spesa a chi si presenta.

 

La media di 350 buste è salita a 450 nei giorni festivi costringendo l’associazione Onlus a cercare nuovi donatori e altri volontari per confezionare i pacchi alimentari. L’ideatore della Casa della fraterna solidarietà è Aldo Meloni, che ci tiene a specificare le finalità dell’associazione: " Non vogliamo sostituirci a nessuno, ma siamo complementari a chi si occupa dei poveri. Purtroppo le istituzioni politiche non si sono rese conto bene di quello che sta succedendo a Sassari. I poveri sono in aumento. Noi serviamo circa mille famiglie al mese e il trenta per cento sono composte da nuovi poveri. Il nostro punto di forza è che non schediamo nessuno, non chiediamo il nome o i motivi ". E siccome non di solo pane vive l’uomo, la Casa della solidarietà offre anche servizi. Sempre gratuiti. Vale per l’avvocato come per l’idraulico, per il dentista come per l’elettricista. "

 

Da un mese e mezzo abbiamo aperto il Centro di ascolto e sostegno. Il martedì e il giovedì una decina di volontarie, quasi tutte ex insegnanti, raccolgono le richieste. Senza chiedere il nome a chi si presenta ". Alla vigilia di Natale l’associazione ha pensato anche ai bambini poveri. Si sono presentati in 150, accompagnati dalle mamme, per ritirare i giocattoli. E hanno anche potuto fare un giro gratis nel trenino turistico. " La gioia dei bambini è stata la migliore ricompensa e il miglior incentivo per quello che facciamo ".