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Alla Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari ecografie gratuite per gli indigenti

La Casa della Fratena Solidarietà apre un ambulatorio per offrire ecografie gratuite a chi versa in situazioni di disagio economico. Lo ha annunciato Aldo Meloni, presidente della Onlus che ha sede a Sassari in corso Regina Margherita, lo scorso 3 maggio con una conferenza stampa cui hanno preso parte Carlo Sardara vicepresidente della Casa, Alessandra Giudici, presidente dela Provincia, Marcello Giannico, direttore generale della Asl, Michele Poddighe, assessore comunale alle Politiche Sociali.
A garantire il nuovo servizio sarà Marcello Carboni, medico sassarese che sognava di andare a fare volontariato in Africa e che invece ha deciso di prestare la sua opera in città a favore delle tante persone in stato di bisogno.


Per chi vive in povertà, infatti, l'urgenza di una ecografia si scontra con i tempi non certo rapidi del Centro unico di prenotazione dove l'attesa per effettuare questo tipo di esami può durare anche un anno. Non esattamente la tempestività adeguata per chi, obiettivamente, non può aspettare né può rivolgersi al settore privato.
La presentazione del nuovo ambulatorio è stata anche l'occasione per festeggiare la consegna della trecentesima dentiera in poco più di due anni, servizio anch'esso destinato a chi non può permettersi di pagare il ticket del servizio sanitario, inarrivabile per chi non ha reddito. Alla Casa della Fraterna Solidarietà le dentiere vengono invece fornite gratuitamente grazie alle donazioni che consentono di acquistare i materiali necessari e al team di odontoiatri e odontotecnici, che dedica tempo e professionalità a questo fondamentale progetto.


Aldo Meloni ha poi fatto il punto sulle altre attività della Casa, a cominciare dalla distribuzione quotidiana a circa cinquecento persone di  alimenti di prima necessità. Un'attività impegnativa che non conosce sosta nemmeno ad agosto, “perchè la fame non va in vacanza”  sottolinea Meloni, e che coinvolge i tanti volontari che prestano la loro opera e i commercianti che donano ogni giorno derrate fresche e di qualità.

 

Una distribuzione che avviene senza richiesta di dati anagrafici al destinatario. Un anonimato che vuole essere una protezione della dignità di chi non è abituato a chiedere e a mostrarsi in stato di difficoltà, di chi in sostanza si vergogna di andare a mangiare nelle mense pubbliche. “Senza contare - ha sottolineato Aldo Meloni - che una famiglia, magari con bambini in fasce, ha difficoltà a recarsi in una mensa e ha il diritto di mangiare a casa sua”.

Altrettanto importante e frequentato il servizio di distribuzione di vestiario che avviene ogni martedì e giovedì feriale dalle 16 alle 18. Abiti per tutte le età, le stagioni e le occasioni, ci sono perfino quelli da cerimonia, e per tutte le taglie, tutti nuovi o in ottime condizioni. E poi accessori per neonati e per la prima infanzia: carrozzine, passeggini fasciatoi, lettini.
Prosegue inoltre il servizio  offerto dal Centro per la tutela dei diritti delle persone in stato di difficoltà, varato lo scorso novembre, che vede all'opera uno stuolo di professionisti - avvocati, commercialisti, consulenti – in grado di aiutare chi, afflitto dal  disagio economico e sociale, non riece ad affrontare problemi burocratici e legali di varia natura.
Un ventaglio di servizi dunque, quello offerto dalla Casa della Fraterna Solidarietà, sempre più ampio e prezioso per la città in un momento di crescita esponenziale delle nuove povertà, che si regge col sostegno di privati cittadini, nonché della Provincia di Sassari proprietaria dei locali dell'ex Questura in cui ha sede la Onlus.


Fra l'altro, come hanno notato sia l'assessore Poddighe sia il direttore della Asl Giannico, l'opera della Casa integra i servizi delle strutture pubbliche in un momento in cui queste sono soggette a tagli e difficoltà finanziarie. Un motivo ulteriore per contribuire con offerte a favore di un punto di riferimento sempre più irrinunciabile per Sassari.


Giova perciò ricordare che si può destinare alla Casa della Fraterna Solidarietà il 5 x mille, indicando nella dichiarazione dei redditti il codice fiscale 02182340907, oppure  effettuare  donazioni dirette presso il Banco di Sardegna, tramite il numero Iban
IT07I0101517203000070041264 o presso la Credem, Iban IT41E0303217200010000000047.

Fraterna Solidarietà: ecografie gratuite per pazienti poveri

Un apparecchio radiologico nella Casa di corso Regina Margherita. Gli odontotecnici hanno realizzato la dentiera numero 300 

SASSARI. Mentre la giungla delle liste d’attesa diventa sempre più copiosa e il Cup viene definito da alcuni Centro Unico di “premorienza”, c’è un piccolo esercito di volontari che continua imperterrito a fare del bene. È la Casa della Fraterna Solidarietà fondata da Aldo Meloni, che ieri mattina ha inaugurato l’ ambulatorio per le ecografie gratuite. Il nuovo studio si aggiunge ai numerosi servizi che l’associazione offre ai tanti indigenti che vivono in città e porta il nome di Marcello Carboni, medico dell’Aou, che ha messo a disposizione un ecografo per le visite. Un servizio indispensabile rivolto a coloro che non avendo risorse economiche adeguate, sono costretti ad attendere anche un anno per una ecografia. D’ora in poi non sarà più così.

 

Perché oltre alla “fortuna” di effettuare un esame gratuito, questi poveri cristi potranno varcare la soglia dell’associazione con un sorriso nuovo di zecca che va a sostituire dentature spesso sgangherate. Aldo Meloni , con il suo staff di uomini generosi, è riuscito a dare il pane e i denti a chi non ce li aveva, festeggiando la consegna della trecentesima dentiera. Un grazie, il direttore della struttura di corso Margherita, lo ha rivolto in particolare all'Andi , all'Aio (rispettivamente associazione nazionale dentisti italiani e odontoiatri) e all’odontotecnico Gavino Dettori , che hanno reso possibile la realizzazione di un ambulatorio dentistico. Il centro, che attualmente è ospitato nei locali dell'ex Questura di proprietà della Provincia, fornisce quotidianamente, una sorta di assistenza alimentare agli indigenti: un numero in costante crescita che al momento si aggira intorno alle 500 unità giornaliere. E lo fa senza chiedere a nessuno la patente di povero, e nemmeno la dichiarazione dei propri dati anagrafici.

 

Tutto avviene in forma anonima perché, afferma Aldo Meloni, “a nessuno, soprattutto se nuovo a una condizione di disagio economico, piace sbandierare la propria identità, richiesta invece da altre associazioni di volontariato. Fatto che spesso impedisce a chi si trova in stato di necessità di chiedere aiuto”. Peraltro, di fronte alla possibilità che qualche furbetto si presenti a ritirare la busta di viveri contenente generi di prima necessità (pane, pasta, latte, yogurt, olio, pelati e altro, a seconda dei giorni e della generosità dei fornitori) senza che sussista realmente un immediato bisogno, Meloni ama citare le parole di Don Bosco, il quale era solito dire: “Lasciatevi imbrogliare dai poveri”. Perché comunque, chi si manifesta allo sportello della Casa della Fraterna Solidarietà, qualche forma di povertà, materiale o spirituale, la vive davvero. Il sostegno a chi versa in difficoltà economica e sociale non si ferma a pane e companatico. L'associazione dispone di magazzini in cui sono stati stoccati abiti per tutte le taglie e le stagioni. Dove chi soffre questo tipo di necessità, può entrare e scegliere un certo numero di capi, un po' come in una boutique, senza passare però alla cassa. C’è addirittura chi ha scelto l’ abito da sposa fra le grucce sistemate in ordine quasi maniacale.

 

Non manca nemmeno l'assistenza legale, psicologica e sanitaria, grazie a un gruppo di esperti che mette gratuitamente a disposizione tempo e competenze. «La crisi porta spesso ad avere una visione distorta delle istituzioni alle quali si chiedono degli interventi, come i ricoveri, spesso legati a difficoltà di integrazione sociale – ha detto il direttore generale della Asl Marcello Giannico – Ben vengano iniziative come queste, perché dare da mangiare ad una persona significa non trovarsela al pronto soccorso. Più servizi come questo ci sono, più l’azienda che dirigo può funzionare al meglio».

 

 

UN ENCOMIABILE GESTO DI GENEROSITA’ E SOLIDARIETA’

L’egoismo spesso, troppo spesso, sconfigge la generosità. Quando la generosità trionfa, è difficile tacere. Almeno per me.

Ecco perché, a titolo personale, e come responsabile della Casa della Fraterna Solidarietà, ringrazio pubblicamente una persona che per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno ha organizzato una festa in una discoteca di Sassari.

Niente di straordinario, a tutta prima. Cinquant’anni, con un po’ di ottimismo e stanti le positive peculiarità della nostra terra, possono al più attualizzare il verso dantesco “nel mezzo del camin di nostra vita”, e far formulare il classico augurio “a zentanni”!

Il Natale dei Bambini alla Fraterna Solidarietà

E’ Natale anche per i bambini meno fortunati e per chi vive incondizioni di disagio economico. Ed è per questo che ogni anno alla Casa della Fraterna Solidarietà vengono donati una montagna di regali natalizi per i più piccoli. Tutti in fila, trepidanti ed emozionati, decine di bambini hanno varcato la soglia dell’associazione presieduta da Aldo Meloni per ricevere i regali che Babbo Natale ha riservato per loro.

 

Stringono fra le mani, forte forte, le letterine che hanno scritto nelle ultime settimane, con la speranza che quel gioco tanto desiderato non rimanga un sogno. C’è Alessia che non sta più nella pelle quando stringe fra le braccia quel morbidissimo cagnone di peluche che aveva tanto desiderato. Non c’è tempo da perdere. Le volontarie si armano di sorrisi e pazienza e cominciano le danze. È ora di scartare tutti i regali, nuovi di zecca, luccicanti come i pattini che ha ricevuto Fabrizio, otto anni,o la bambola “ballerina” che Carla si è portata a casa. E poi ancora i giochi di società, le tombole, le carte da gioco e una valanga di libri per tutt i gusti. E per i neonati volontari dell'associazione hanno pensato bene che alcune confezioni di pannolini usa e getta e barattoli di omogeneizzato avrebbero fatto contente le mamme e i papà. Occhi stupefatti di fronte a quella montagna di giochi che neanche si aspettavano di vedere. Ehsi,il Natale possiede un potere strano. Riesce a ridare al cuore un battito di pura gioia infantile, nonostante le difficoltà quotidiane.

Una nota di ottimismo viene dal presidente della Casa della Fraterna solidarietà. «Ho la convinzione che proprio i momenti più difficili siano quelli durante i quali si mostra una maggiore sensibilità verso chi si trova in profonda indigenza -spiega Meloni -. Potremmo dire che sono più spesso i poveri ad aiutare i poveri, togliendosi certamente non molto, quello che comunque non cambierà la loro condizione, ma che probabilmente servirà a dare un minimo di conforto a chi ha ancora meno». Ogni anno – sottolineano i tanti volontari - la distribuzione dei doni assume un valore importante nonostante i problemi crescano e gli indigenti in città siano sempre più numerosi. «La sensibilità non deve esserci esclusivamente a Natale - dicono - ma, inutile nasconderlo, è un giorno particolare in cui ci si sente più soli. 

Partiamo dal Natale per creare una nuova speranza che ci accompagni tutto l’anno senza dimenticare i volontari, pilastro dell’associazione che ogni giorno si trasforma in un market della solidarietà. Indossano i gilet della Casa della fraterna solidarietà, uomini e donne, chi già in pensione, chi disposto a trovare un ritaglio di tempo tra lavoro e famiglia, pur di dedicarsi agli altri, pur di fare qualcosa di giusto». E davanti ai sorrisi sdentati degli anziani,che devono fare i conti ogni mese con la pensione
minima e alla fine perdono sempre, o di fronte a giovani madri che trascinano passeggini per mezza città, purdi arrivare allo sportello di corso Margherita di Savoia, questi volontari trovano l'energia per portare avanti un progetto ambizioso: dare da mangiare tutti i giorni ai nuovi e ai vecchi poveri della città, senza chiedere documenti, senza fare firmare nulla. E non solo a Natale. 

Un calcio alla violenza sulle donne

In copertina c’è il portiere Gaelle Thalmann che stringe il pallone al petto, come a dire « qui non si passa ». Ha la bocca spalancata Gaelle, sta gridando comefa sempre ull’erbetta quando incita le sue compagne. Ma questa volta il suo è un urlo diverso, perché rappresenta quello di tutte le donne al centro del mirino: vittime di violenza, colpite dalla furia di ex mariti o compagni che le umiliano, le feriscono, spesso leuccidono. Comincia così il calendario in bianco e nero delle ragazze della Torres femminile, campionesse di calcio di serie A e donnecometante, che davanti all’obiettivo di Bruno Haver hanno mostrato muscoli e sguardi fieri. È un calendario contro la violenza sulle donne, contro il femminicidio e gli abusi che le donne sopportano soprattutto tra le mura domestiche. Colpa degli uomini, capaci di passare in un amen dall’amore all’odio accecante, e problema di tutti, uomini e donne,della società intera. Il calendario simboleggia la volontà di non restare in silenzio, per essere « Mai più complici » della violenza di genere. Dietro questa iniziativa ci sono tante donne.

L’idea è di Maria Grazia Pisutu, presidente dell’associazione sassarese “ Mode e talenti ”. E a sposarla sono state le donne di “ Se non ora quando ”,quelle che da tre anni riempiono le piazze,organizzano dibattiti ed eventi per dire che la parità dei diritti non deve restare un proposito da scrivere nelli brode i sogni,ma va conquistata ogni giorno. E il rispetto verso le donne è il primo passo per ottenerla. Per questo “ Se non ora quando ” ha chiamato in causa lo sport, rivolgendosi alle calciatrici della Torres femminile.

Il risultato è un bel calendario, ricco di immagini forti. Come quella di gennaio,in cui la modella con la coda di cavallo solleva un peso come se fosse una piuma: simboleggia la forza, ma anche la fatica che le donne ogni giorno sono abituateasopportare.O quella di novembre, dove le foto modelle sono tre e tutte insieme tirano una corda: donne forti, ma anche unite, solidali. E capaci di difendersi, di tirare fuori le unghie: a marzo ecco la modella,occhi trucca ti di scuro, rossetto chiaro quasi bianco, che mostra i guantoni. Altre due, a febbraio,fanno braccio di ferro: sono donne pronte a combattere. E a gioire quando vincono, in un campo di calcio e nella vita di tutti i giorni.

Il calendario sarà presentato oggi alle 10.30, al Liceo scientifico “ Marconi ” invia Solari, davanti a tanti studenti, ragazzi e ragazze. Insieme alle protagoniste ci saranno il fotografo Bruno Haver (titolare della Team video system), il presidente della Torres femminile Leonardo Marras, rappresentanti di “ Se non ora quando ” e “ Moda e talenti ”. E poi ci sarà Aldo Meloni, presidente della “ Casa della Fraterna solidarietà ” di Sassari, a cui andrà ilricavatodellevenditedelcalendario. L’associazione, che ogni giorno distribuisce viveri evestitiallefamiglieindifficoltà, è stata scelta dalle donne che dicono no alla violenza e sono pronte a mettersi in gioco per aiutare chi ha bisogno.

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
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Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai