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Il Natale diverso dei Bimbi Poveri

la nuova paginone 22 dic 2013

La Dentiera in Dono per ritrovare il Sorriso

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La Casa della Fraterna Solidarietà su L'Opinione

mini-opinioneLa fila che si snoda in corso Margherita di Savoia n. 6, di fronte all’ex Questura, è immensa. Una coda disperata, composta da donne e uomini che, pazientemente, aspettano che quei cancelli si aprano e venga dato loro un pacco di cibo e qualche vestito per superare la stagione; oltre cinquecento persone di ogni estrazione sociale e culturale che non hanno niente, che hanno perso tutto o che non lo hanno mai avuto.


È la “Casa della Fraterna Solidarietà”, una Onlus nata sette anni fa e voluta fortemente da Aldo Meloni, ex uomo di finanza (nella sua “vita precedente”, come ama definirla lui, è stato anche dirigente di banca) che dopo aver constatato quanto cibo venisse sprecato in città a dispetto di chi non ha niente in tavola, ha riunito alcuni amici e ha messo in piedi una struttura che, a fatica ma caparbiamente, sfama e veste chi bussa alla loro porta. 

La fame non va in ferie: in fila per il cibo.

la fame non va in ferie in fila x il cibo miniaturaLa fame non va in ferie: Aldo Meloni, fondatore della Casa dellaFraternaSolidarietà,ne ha fatto un motto di questa frase. Ma basta vedere la fila che si forma, ogni giorno, anche in questo periodo ferragostano, di fronte alla onlus di corso Angioy,per capire che la fame non dà tregua.

 

La povertà cresce, qui c’è una città dolente, i bisogni aumentano e per sopravvivere ci si mette in fila e si aspetta il proprio turno per ricevere i beni di prima necessità. Ogni anno si confezionano qui almeno 150.000 “sacchetti di cibo quotidiano”. Anche in questi giorni, con la città semideserta che si riversa al mare, vengono distribuiti quotidianamente tra i 350 e i 400 o più sacchetti di alimenti: pasta, pelati, olio di semi, tonno in scatola o ciò che i volontari della Casa sono riusciti a reperire per offrire un sostentamento quotidiano anche a cinquecento persone.

Lotta alla povertà, tra i volontari un piccolo esercito di studenti: «Prima ci sentivamo inutili»

SASSARI. «Sei un angelo senza le ali. Quando senti frasi del genere non importa se alla fine del mese arriva lo stipendio. Quello che importa è tornare a casa sapendo di avere aiutato qualcuno. Da quando faccio il volontario alla Casa della Fraterna Solidarietà mi sento finalmente utile». Luigi è uno studente che frequenta i corsi serali delle scuole superiori Industriali. Dopo avere passato qualche ora sui libri, trascorre parte della sua mattinata tra le stanze del casolare di Corso Regina Margherita. Insieme ad altri giovani prepara i sacchetti da distribuire alle persone in difficoltà, butta la spazzatura e raccoglie le cassette degli alimenti.

«Ci siamo avvicinati alla Onlus per pura curiosità. Mentre andavamo al mare - ricorda Gianluca - abbiamo notato una fila lunghissima. Immediatamente ci siamo resi conto di quello che accadeva edopo qualche mese abbiamo bussato alla porta del centro gestito da Aldo Meloni. All'inizio eravamo in quattro, ora siamo venticinque». I ragazzi che frequentano la Casa della Fraterna Solidarietà aumentano di settimana in settimana. Ognuno di loro è qui per dare un senso alle proprie giornate. Come stipendio ricevono un sorriso, nulla di più. Eppure, da quando hanno scoperto questo micro cosmo, si sentono molto più ricchi. «Ho iniziato a fare volontariato grazie al consiglio di un'amica - afferma Gabriele. Ogni volta che c'è bisogno del mio aiuto, il presidente mi chiama e io cerco di ripagare la fiducia. Faccio di tutto, dalla raccolta dei vestiti alla distribuzione dei sacchetti. In cambio non chiedo nulla: cercho solo di aiutare il prossimo». 

 

Tra una chiacchiera e l'altra i ragazzi scherzano tra loro con la leggerezza tipica dei ventenni. Si prendono in giro, si danno pacche sulle spalle e ridono per ogni cosa. Forse non si rendono conto di quanto sia importante quello che fanno ogni mattina: sacrificare parte della giornata per aiutare gli altri. E va bene così perchè, probabilmente, la chiave di questo impegno risiede proprio in questa spensieratezza.

 

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
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Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai